Il Programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione) nasce nel 2010, risultato di una collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova, 10 Città italiane (riservatarie del fondo della Legge 285/1997) e i servizi sociali, e di protezione e tutela minori nello specifico, come le cooperative del privato sociale, le scuole, le Aziende che gestiscono i servizi sanitari degli enti locali coinvolti.
Il Programma persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti, propone linee d’azione innovative nel campo del sostegno alla genitorialità vulnerabile al fine di ridurre il rischio di allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine.
L’intervento previsto in P.I.P.P.I. si articola in quattro fasi fra loro inter-connesse in un rapporto di circolarità:
- La prima fase, è una pre-valutazione tramite cui l’équipe multidisciplinare completa insieme alle famiglie un lavoro di pre-assessment dell’ambiente familiare, della sua organizzazione interna ed esterna, dello sviluppo del bambino, al fine di stabilire il livello di rischio di allontanamento per il bambino. Le famiglie con figli a rischio di “negligenza” sono di conseguenza invitate a partecipare al programma P.I.P.P.I.
- Qualora le famiglie accettino, segue una seconda fase di valutazione e progettazione, nella quale è attiva l’équipe multidisciplinare composta dai professionisti che sono in contatto costante con la famiglia – insegnanti, assistenti sociali, operatori sanitari, psicologi e altri collaboratori volontari – assieme alla famiglia e ai figli stessi.
- La terza fase si incentra nella realizzazione del programma, che comprende quattro principali tipologie di dispositivi:
– Interventi di educativa domiciliare con le famiglie per sostenere i genitori, rafforzare le relazioni genitori-figli e migliorare lo sviluppo dei bambini;
– Partecipazione a gruppi di genitori e di bambini: incontri settimanali/quindicinali per lo svolgimento di attività di sostegno alla genitorialità;
– Collaborazione tra scuole/famiglie e servizi sociali: l’équipe multidimensionale è composta anche dall’insegnante di riferimento del bambino interessato al progetto. Per rafforzare il coinvolgimento della scuola, viene siglato un accordo regionale tra le scuole partecipanti nell’ottica di integrare P.I.P.P.I. con le altre forme di sostegno scolastico.
– Famiglie d’appoggio: aiutanti volontari locali, quali parenti, amici, vicini, ecc, offrono un aiuto/sostegno concreto alla famiglia target. - La quarta fase è di valutazione: l’obiettivo è stabilire se la famiglia dovrà proseguire la propria partecipazione al programma P.I.P.P.I., oppure rientrare nella normale presa in carico dei servizi.
Per raggiungere gli obiettivi sopra descritti, si è scelto di implementare per più anni lo stesso programma di ricerca- intervento-formazione. Quest’anno 2017-2018 siamo giunti alla sesta edizione.
Vengono di seguito elencati alcuni importanti documenti consultabili, riguardanti il programma PIPPI e le linee di attuazione, alcune già realizzate, altre in fase di progettazione:
QUALCOSA SU PIPPI – cura di LabRIEF, Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare Università degli Studi di Padova
PROGRAMMA PIPPI – a cura di LabRIEF
RAPPORTO DI VALUTAZIONE PIPPI 4 – a cura di LabRIEF
- ACCORDO DI RETE 2016-2017 – a cura degli Istituti dell’Ambito Territoriale che hanno aderito alla rete PIPPI, aventi come Istituto Polo l’Istituto Comprensivo “Lorenzo Lotto” di Jesi
- ACCORDO DI RETE 2016-2017 – a cura degli Istituti dell’Ambito Territoriale che hanno aderito alla rete PIPPI, aventi come Istituto Polo l’Istituto Comprensivo “Lorenzo Lotto” di Jesi
VOLANTINO INCONTRO DI FORMAZIONE 5 MARZO 2018
GRIGLIA PREVENZIONE DISAGIO – a cura degli Istituti dell’Ambito Territoriale
IL PENTOLINO DI ANTONINO – (Libro di Isabelle Carriere)
Video You Tube – Il Pentolino di Antonino