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La pigotta a Jesi: tra creatività e solidarietà

Sono 75 gli alunni delle classi V, sezioni A, B e C, della scuola primaria  “Federico Conti” di Jesi (AN), che, in preparazione del Natale 2011, hanno scelto di aderire al  progetto “Pigotta”, la bambola di pezza dell’UNICEF che salva la vita dei bambini.

Le insegnanti Cinzia Bambini, Antonella Casci Ceccacci, Giuliana Anconetani, Daniela Canonici, Claudia Barchiesi e Tiziana Fabbretti hanno saputo affrontare efficacemente i temi della solidarietà e dei “diritti uguali per tutti i bambini”, obiettivo di civiltà ancora da raggiungere. Gli alunni hanno realizzato i calendari dell’avvento con le sagome dei bimbi di tutto il mondo sulle quali ciascuno ha indicato un diritto diverso.

Dopo giorni di intensissimo lavoro e, grazie alla creatività e all’entusiasmo di tutti, è stata realizzata, su disegno dei bambini, una bellissima e coloratissima collezione di pigotte e pigottine,  presentata ufficialmente il 14 dicembre nella sala che ha ospitato anche una piccola festa.  Alla presenza della Preside Prof.ssa Mirella Mazzarini, della volontaria dell’UNICEF Beatrice Saluzzi,  delle insegnanti e dei familiari che hanno collaborato al progetto, i bambini, orgogliosi del loro operato, hanno intonato il canto “Girotondo”, tratto dal volume “L’isola degli smemorati” di Bianca Pitzorno e un canto per auguri natalizi rivolti proprio a tutti, in ogni angolo della terra. Al termine, il Comitato provinciale per l’UNICEF di Ancona ha consegnato, ad ogni classe, il meritatissimo attestato di ringraziamento dell’UNICEF.

Le pigotte sono state poi offerte in adozione  nel mercatino realizzato dalla scuola il 18 dicembre presso l’ostello Villa Borgognoni, con un ottimo risultato. Infine, i ragazzi hanno anche animato la cena di classe in prossimità del  Natale con una piccola rappresentazione intitolata “Il tempo dei diritti dimenticati”, sempre ispirata al racconto “L’isola degli smemorati”.

Alla Preside Mirella Mazzarini, alle insegnanti, agli alunni  e alle loro famiglie che con tanto interesse e generosità hanno partecipato al progetto, va anche il ringraziamento di quei bambini che, raggiunti dal lavoro dell’UNICEF, hanno ricevuto la possibilità di un futuro migliore.



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