Eravamo tutti presi dalla routine, dagli impegni, dalle scadenze, dalle verifiche, dai compiti e dalle interrogazioni. Un virus con la corona ci ha costretto a fermarci, a rimanere chiusi e isolati, spaventati e angosciati per noi e per la salute dei nostri cari.
Allora abbiamo visto ciò che tutti sapevamo e davamo per scontato: la Scuola è il cuore pulsante della nostra società e socialità.
La Scuola è una comunità di intenti, di progetti, ma si basa sulle relazioni, sui corpi, sulla condivisione fisica e psicologica. Il sorriso delle maestre che ti incoraggiano quando sbagli, la risata del compagno di classe che fa la battuta al momento giusto, la mano di chi ti presta insieme al pennarello e alla gomma la sua amicizia. Perché tutti lo sapevano: a scuola abbiamo imparato non dagli errori ma dall’amore. Dall’amore non detto dello sguardo di quel docente che ti vede come persona, ti guarda dentro, riconosce il tuo talento particolare, le tue potenzialità, ti tranquillizza perché ha fiducia in te; tu non credi in te stesso, ma se una persona che stimi vede che in te c’è qualcosa di bello, una qualità da mettere a frutto, un po’ ci credi anche tu. E per non deluderlo fai del tuo meglio, e il tuo impegno ti fa crescere, e l’empatia annaffia la tua autostima e puoi diventare quella persona che tu non sai vedere, perché sei piccolo, immaturo e vedi solo il presente; ma il tuo insegnante ti immagina grande, un professionista, una brava persona che farà del suo meglio, il meglio che tu puoi fare.
La scuola è quello sguardo, è quel voler bene e volere lo sviluppo armonico di tutte le capacità di un bambino e di un ragazzino. La Scuola è sognare il suo futuro di adulto e cittadino responsabile.
Ora nella didattica a distanza manca il contatto fisico e non si potrà mai sostituire la didattica in presenza! Eppure i ragazzi lo sentono che i docenti si preoccupano per loro, che li vogliono sereni e le famiglie si affidano ai docenti, che stimano perché il loro lavoro è unico e insostituibile!
Tutti i docenti dell’I.C. LOTTO vorrei ringraziare di cuore e se potessi li abbraccerei tutti per il lavoro straordinario che stanno facendo in questi giorni di emergenza! Lavorano con passione e dedizione senza orari, senza pensare se è sabato o domenica o dopo cena. Registrano video, preparano lezioni perché sanno che i ragazzi hanno bisogno di quel contatto, di quello sguardo, delle loro rassicurazioni. Stanno facendo l’impossibile, si aggiornano per utilizzare piattaforme digitali mai usate prima, si prodigano in tutti i modi, chattano su whatsapp per organizzare il lavoro e coordinarsi.
Vorrei ringraziare anche tutto il personale di segreteria che da casa lavora sempre per rispettare scadenze e impegni. Vorrei ringraziare i collaboratori scolastici che hanno pulito tutti i locali per rendere accoglienti le aule per il ritorno dei ragazzi a scuola.
Vorrei ringraziare la pazienza e la collaborazione dei genitori che si stanno dividendo tra casa, lavoro, figli e compiti con una forza d’animo straordinaria e che hanno capito quanto siano importanti i docenti che talvolta si davano per scontati .
Soprattutto vorrei ringraziare tutti i bambini ed i ragazzi della nostra scuola per la loro forza d’animo con cui nascondono le loro paure e preoccupazioni dietro un’apparente spensieratezza fanciullesca.
Tutto andrà bene!
Ritorneremo alla nostra campanella quotidiana, ma saremo tutti diversi, perché quest’isolamento ci ha reso indispensabili le voci, gli sguardi, i corpi, i sorrisi, l’empatia di chi si prende cura di noi con Amore.
Andrà tutto meglio, perché apprezzeremo ciò che spesso abbiamo dato per scontato!
Lontani, ma vicini.
Con affetto, la vostra Preside Sabrina Valentini