In occasione della festa di San Floriano, co-patrono della città di Jesi, la circoscrizione centro ha invitato tutti i bambini a partecipare nel pomeriggio di oggi venerdì 4 maggio alla tradizionale “Scampanada de San Fiorà”.
Per l’occasione agli alunni della prima elementare delle scuole cittadine sono state inviate nei giorni scorsi le campanelle di coccio con l’invito a decorarle.
Per l’occasione agli alunni della prima elementare delle scuole cittadine sono state inviate nei giorni scorsi le campanelle di coccio con l’invito a decorarle.
Gli alunni della scuola “F. Conti” hanno così dipinto le loro campanelle perpetuando un’antica tradizione che oggi come ieri è motivo di grande gioia soprattutto per i più piccini. L’appuntamento per la festa è per le 16.30 in piazza Federico II dove, a partire dalle 17, si snoderà il corteo dei bimbi che attraverserà le vie del centro storico scampanellando tutti insieme.
La “Scampanada de San Fiorà”, come noto, ricorda la leggenda del giovane Floriano e del suo carro, con il quale, nel nome del Signore, riusciva a superare ogni ostacolo della natura. Il diavolo innalzava montagne e scagliava macigni, ma non riusciva a fermarlo. Decise così di sfidarlo in una corsa a piedi da Fabriano a Jesi, il primo arrivato avrebbe fatto suonare le campane in segno di vittoria. Floriano accettò, con agilità, passò subito in testa, e mentre correva tracciava numerosi segni di croci a terra che il suo avversario era costretto ad aggirare rallentando la corsa. Adirato, il diavolo innalzò dinanzi a lui il monte Murano, certo di fermarlo, ma Floriano con un ultimo segno della croce, invocando il Signore, lo divise in due formando il monte Revellone e la Gola della Rossa, e via di corsa verso Jesi, mentre il suo rivale fu costretto a scalare stremato il monte. L’arrivo a Jesi non poteva che essere una festa, annunciata dallo spontaneo suono di tutte le campane. Il punto di arrivo venne chiamato Porta San Floriano (oggi porta Garibaldi) in suo onore.